A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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venerdì 12 dicembre 2014

Lettera di un ragazzino dislessico al ministro della pubblica istruzione


Onorevole,ministro della pubblica istruzione
Ti scrive un ragazzino di II media. Mi chiamo Lorenzo e ho scoperto da poco di essere dislessico.
L’ impato con le medie è stato disastroso: e la prof. di matematica mi diceva che non ci arrivavo e quella italiano mi diceva che avevo la scrittura illeggibile! Pensi che si è rifiutata di leggere il mio ultimo tema . Per i voti la penso come don Lorenzo milani .Per me le verifiche o comunque i voti servono a rinforzare i forti e indebolire i deboli e io che speravo di diventare ministro della publica istruzione! Come faccio?
Solo quelli che hanno ottimo possono diventarci, quelli che la scuola ritiene intelligenti ma che invece studiano tutto a memoria e non sanno fare un minimo collegamento?Quelli farete diventare ministri?
Ritornando ai voti volevo dire che gli studenti di Don Milani non erano incapaci anzi erano bravi. Ma se continuamo così il mondo andrà ai presunti intelligenti ,e per colpa dei voti si ritonerà all’ analfabetismo della popolazione non dominante cioè di quella che non governerà mai per essere stata per anni giudicata incapace.
Poi vorrei parlare dei miei compiti: arrivo sempre a mezzanotte e poi continuo dalle 6 alle 7 di mattina. Poco tempo fa c’è stato un giorno critico. Era sabato ed a un certo punto arriva la notizia che lunedì c’è la festa di un mio compagno .
La mia classe ci andava ma per i compiti che avevo per martedì io che sono più lento per la dislessia, non ci sarei potuto andare e li mi è preso una crisi isterica: piagevo perché i compiti erano troppi e mia madre mi tranquillizzava.
I compiti per martedì erano i seguenti:
GEO: pag.114-119+es
ANT: pag.21-24+es(tra cui due sul quaderno e due sul libro)
MAT:stud. Pag. 172 e 174 es 1-2-4-5-7-8 pag173 e 1-3-4 pag175(tutto sul quaderno)
INGL:memorizza e copia il brano pag11(scenetta)parte ragazzi=devid e caren
ragazze= geremi e nigel
Scienze: pag 15 e 17
Alla festa alla fine ci sono adato perché se rinunciavo al la festa, a questo punto non facevo neanche piu calcio, scaut ecc.

Io non parlo in nome dei didlessici ma anche di altri compagni.
La mia domanda è se puo abolire i voti e le verifiche che ci giudicano, oppure lasciare le verifiche solo per vedere a che punto stiamo ma senza voti. Le chiedo anche di abolire i compiti o almeno di invitare i professori a confrontarsi per vedere la somma complessiva dei compiti che ci danno ogni santo giorno anche quando è festa. E’ possibile che i TEMPI di noi ragazzi e bambini non vengono mai rispettati? Io credo che il problema è che gli adulti non sanno mettersi nei nostri panni e allora la scuola verrà sempre odiata.
Io non dico questo perché sono svogliato(come penza tanta gente di me) ma perché credo che la scuola non puo occupare una gionata intera,dalla mattina alla notte.
Credo che noi abbiamo il diritto(ma non solo i dislessici) di sfocarci con il gioco e le amicizie che a scuola non puoi coltivare.
Un ciao di speranza

Lorenzo De Angelis

p.s

vorrei tanto una risposta con una sua nuova riforma veramente pensata per noi.

La invito a consultare il sito www.dislessia.org/forum sezione penne adolescenti, dove hanno pubblicato la mia lettera.

1 commento:

  1. Antonella - 23 ottobre 2013 20:12

    Ciao Lorenzo,
    anche io come te sono dislessica (oltre che ex studentessa liceale indirizzo socio-psicopedagogico) e mi è stata riconosciuta a 16 anni (ora ne ho 21), quindi ormai tardino. Nessuno si era mai azzardato a dirmi niente a riguardo, nonostante captassi qualche problema soprattutto alle superiori. Solo la professoressa di italiano del triennio si rese conto di questo ma invece di dirmelo personalmente si è confrontata con la professoressa di psicologia che me lo ha riferito in malo modo, davanti a tutti gli altri miei compagni e durante un’interrogazione dove ero io ad esser giudicata. Incompetenza o insensibilità? non lo e continuo a non saperlo. La cosa che mi ha fatto davvero tanto male è che nonostante io avessi portato una diagnosi a fine 3 anno non era sufficiente perchè i professori non sapevano ugualmente come aiutarmi, anzi, solo pochi mesi prima del diploma la professoressa di filosofia mi ha fatto notare il problema ed il fatto che non c’erano stati incontri tra i professori e gli specialisti che mi avevano seguito. La mia è stata classificata come dislessia recuperata (lavoro che ho fatto sin da bambina da sola, indipendententemente- cosa che mi dovrebbe render fiera-, compensandomi con la memoria) e denominata come Disturbo del linguaggio, con relative carenze in ambito linguistico e verbale. Ad ogni modo una cosa lieve ma evidente se uno è quanto meno conoscente o competenze in materia. Io son sempre riuscita a rispettare i tempi, magari facevo fatica ad assimilare un concetto ed a esprimerlo, ma comunque più o meno nella norma, alla fine nessuno mi aveva fatto notare il mio disturbo. Sai la cosa più brutta qual è? Sentirsi dire dalla professoressa di matematica, che ti ha seguita in tutto il percorso delle superiori,così: “tu hai buona tanta e volontà ma poi non hai altro..” e fare notare in sede di esame i miei errori sulla tesina anzichè aiutarmi! Cosa vuol dire questo? Tutt’oggi me lo chiedo!I professori non dovrebbero valorizzare le capacità di ogni alunno? E dire che stavo rinunciando agli studi per colpa della mia esperienza… ma l’università è diversa, la mia università è diversa e sono fiera di aver fatto questo passo!Io chiederei maggiore competenze da parte dei professori, maggiori aiuti, anche da un punto di vista umano!i voti alla fine sono relativi. Ogni individuo dovrebbe esser valutato in base a ciò che è stato acquisito valorizzando i contenuti, soprattutto se uno è dislessico. Non tutti lo fanno!

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