A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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martedì 7 ottobre 2014

“Bisogni Educativi Speciali”: usare con moderazione

Nel sito web della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna è data la descrizione e la definizione dell’acronimo BES  utile sia alle istituzioni scolastiche sia alle famiglie

“L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“.
La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni".
Il problema didattico organizzativo  (BES)  coinvolge la quasi totalità dei docenti italiani,  che possono  ricevere comunicazioni dai loro Dirigenti scolastici del tipo: “Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), è compito doveroso dei Consigli di classe indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata,  le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti". Tutto bene, ma il consiglio di molti addetti ai lavori è un uso moderato di questi strumenti

Doriano

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