A.A.A. - D.S.A. - Dislessia, un limite da superare

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sabato 19 maggio 2012

Vince lo sciopero e il boicottaggio di docenti, Ata e studenti contro gli Invalsiani
(16 Maggio 2012)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it
Grazie anche al rilevante contributo degli studenti, il blocco degli indovinelli Invalsi alle Superiori è andato anche meglio di quelli, già positivi, delle precedenti giornate di sciopero nella Primaria e nella Media.Molte decine di migliaia di docenti, studenti ed Ata,scioperando o boicottando le prove,hanno liberato dai quiz tante migliaia di classiin una giornata in cui l’alleanza tra lavoratori/trici e studenti ha dato frutti oltre il previsto. E insegnanti e studenti hannomanifestato in almeno 42 città(a Roma davanti al MIUR, con la presenza particolarmente apprezzata anche dei docenti cosiddetti “inidonei”, in lotta da mesi per la difesa del posto di lavoro) contro i quiz Invalsiani e contro una scuola immiserita che subisce disastrosi tagli e vede continuamente diminuiti investimenti e risorse. Anche alle Superiori, in tante scuole e per mezzo stampa si sono ripetute le minacce e le pressioni illegali dei Signori Invalsi e di molti presidi nei confronti di docenti che, pur non scioperando, non intendevano svolgere la distruttiva attività quizzarola, mentre verificheremo nelle prossime ore se presidi-padroni, incuranti della legalità e dei diritti sindacali, abbiano sostituito docenti in sciopero: nel qual caso, come già annunciato, saremo obbligati a procedere per vie legali nei loro confronti.

La lotta non si chiude qui: va mantenuta elevata l’attenzione su quanto il MIUR farà nei prossimi giorni, in particolare in merito alla ventilata volontà di introdurre i quiz all’esame di Maturità. E’ un’operazione che va assolutamente bloccata ed anzi deve divenire obiettivo generalizzato l’eliminazione dei quiz dall’esame di Terza Media. Inoltre,docenti, Ata e studenti torneranno in piazza il 2 giugno a Roma nella manifestazione nazionale dei Comitati per l’acqua pubblica e dei movimenti che difendono i beni comuni e i servizi pubblicidalle privatizzazioni e mercificazioni volute dal governo Monti e dai suoi predecessori: partendo da P.della Repubblica (ore 15) andremo in corteo fino a P.S. Giovanni per ribadire il NO alla scuola-quiz e alla scuola-miseria, per difendere l’istruzione Bene comune di tutti/e e per tutti/e.

Infine, segnaliamo agli organi di informazione che il MIUR, in grossa difficoltà, potrebbe distribuire nuovamente carte false sui dati dello sciopero, come già ha fatto il primo giorno a proposito delle Elementari, fornendo cifre (peraltro taroccate, perché anche lì centinaia di classi non hanno svolto i quiz) solo su 3000 classi-campione e omettendo di dire che tali classi, ove si concentrano gli Invalsiani e le maggiori pressioni dei presidi, sono a malapena un decimo di quelle ove si svolgono gli indovinelli e che molte di queste classi hanno effettuato i quiz con pochissimi alunni/e.

16 maggio 2012
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS

Proteste delle scuole Superiori in quaranta città italiane e davanti al ministero dell’Istruzione

Roma. «Il blocco di oggi degli indovinelli Invalsi nelle scuole Superiori è andato anche meglio di quelli, già positivi, delle precedenti giornate di sciopero nella Primaria e nella Media. E questo grazie al rilevante contributo degli studenti nella protesta contro una scuola immiserita, che subisce disastrosi tagli e vede continuamente diminuiti investimenti e risorse». Questo il commento di Piero Bernocchi, leader dei Cobas, alla nuova giornata di protesta contro i test sulla preparazione scolastica. «Molte decine di migliaia di docenti, studenti e Ata, scioperando o boicottando le prove, hanno liberato dai quiz tante migliaia di classi in una giornata in cui l’alleanza tra lavoratori e studenti ha dato frutti oltre il previsto – prosegue Bernocchi - insegnanti e studenti hanno manifestato in una quarantina di città. A Roma, davanti al ministero, c’erano anche i docenti “inidonei”, «in lotta da mesi per la difesa del posto di lavoro». Altri presidi partecipati si sono avuti a Firenze e Bologna.


"Ancora minacce dei presidi"

L’Unione degli Studenti ha invece oscurato con delle grandi “X” le statue più famose di Roma, andando ad esporre degli striscioni anche di fronte alla sede Invalsi a Frascati. «Anche alle Superiori, in tante scuole e per mezzo stampa – denunciano i Cobas - si sono ripetute le minacce e le pressioni illegali dei Signori Invalsi e di molti presidi nei confronti di docenti che, pur non scioperando, non intendevano svolgere la distruttiva attività quizzarola. Verificheremo nelle prossime ore se presidi-padroni, incuranti della legalità e dei diritti sindacali, abbiano sostituito docenti in sciopero: nel qual caso, come già annunciato, saremo obbligati a procedere per vie legali nei loro confronti». E gli anti-Invalsi annunciano nuove mobilitazioni: «Va mantenuta elevata l’attenzione su quanto il ministero farà nei prossimi giorni, in particolare in merito alla ventilata volontà di introdurre i quiz all’esame di Maturità. È un’operazione che va assolutamente bloccata e anzi deve divenire obiettivo generalizzato l’eliminazione dei quiz dall’esame di terza Media».
Astensione consistente

Per Bernocchi «i dati diffusi dal Ministero sulle prove Invalsi che si sono già svolte nelle scuole Primarie sono falsi. Riguardano solo le classi campione che sono meno di un decimo del totale. I test Invalsi non sono stati svolti nel 7-8% di queste classi e non nello 0,69%: non è stato detto dal Miur che quel giorno mancavano alunni e più classi sono state accorpate». E anche per i test nelle Superiori l’astensione potenziale era consistente: secondo una ricerca svolta da Skuola.net ben quattro studenti su dieci erano intenzionati a “saltare” i test Invalsi perché ritenuti «inutili e impropri ai fini della valutazione».



(Metro)